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NEWS
7 novembre 2013
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07
novembre
2013

La Rumba della Nocciola per il concerto e inno alla nocciola

Si è svolto, sabato 2 novembre durante la Festa della Nocciola, presso il Teatro Torti di Bevagna un concerto/spettacolo dedicato alla nocciola Italiana con la partecipazione di Silvia Venturi, attrice; Helene Butter, cantante e Lucrezia Proietti, pianista.

Dopo l’omaggio verdiano nel bicentenario della nascita con la Parafrasi sul Rigoletto di Liszt per pianoforte solo, è stato proposto un percorso evocativo attorno alla nocciola, attingendo da diversi esempi della cultura occidentale.

Questi i pezzi che scelti:

  • Dapheneo di Erik Satie del 1916, tratta da Trois Chanson, in cui il compositore inventa un’ambigua somiglianza tra la parola oisetier e noisetier. Un elegante gioco di parole intraducibile in italiano.

 

  • Le noisetier è l’albero del nocciolo le oisetier, nella realtà, inesistente, è un curioso albero degli uccelli (in francese oiseaux). Perciò l’albero delle nocciole finisce per avere come rami degli uccelli.

 

  • La canzone You are the sun della cantautrice Helene, composta per l’occasione, ispirata da un giovane amore dagli “occhi color nocciola”.

 

  • Uno dei più bei Lied di Robert Schumann, Der Nussbaum, tratto dalle raccolta Myrthen op. 25.

È stata tradotta la lirica tedesca e trasformato il Lied in un piccolo melologo per voce recitante e pianoforte che parla di una fanciulla promessa sposa che culla i suoi pensieri tra i sussurri dei rami del nocciolo.

 

  • Quindi il sonetto di Trilussa L’incontro de li sovrani del dicembre 1908.

Il riferimento alla nocciola è del tutto sarcastico, mentre i re (più i generale i ricchi) trascorrono il tempo tra lussuosi convenevoli il popolo, ai margini (affamato), “magna le nocchie”. Anche di questo è stato fatto un piccolo melologo con brevi inserti musicali tratti da Rossini e Schubert.

Il cuore della serata è stata la Rumba della Nocciola: prima in una versione pianistica che cita  uno studio Gyorgy Ligeti (Fanfares) per pianoforte solo; poi in una versione  anni ‘50, cantata e ballata da Helene e accompagnata alle nacchere da Silvia.

Le tre artiste hanno subito aderito con entusiasmo a questo progetto dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola  cercando di rendere percepibili, attraverso la musica e la poesia, due delle qualità della nocciola italiana che ci piaceva evidenziare: il suo essere allo stesso tempo graziosa ed avvolgente.

 

 

 

 

 

 

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