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NEWS
30 agosto 2023
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agosto
2023

Dall’Assise nazionale di “Citta della nocciola”: il Borgo della Nocciola di Cardinale, un modello da studiare

Dall’Assise nazionale di “Citta della nocciola”: il Borgo della Nocciola di

Cardinale, un modello da studiare

Il “Borgo della Nocciola” di Cardinale è un case history, un modello da studiare che
lega l’economia locale alla coltivazione della nocciola e punta sul turismo
esperienziale, per offrire nuove opportunità al territorio. È quanto emerso durante la
18° Assise nazionale di Città della nocciola, tenutasi a Caprarola (Vt).
«Una grande soddisfazione» per il sindaco di Cardinale, Danilo Staglianò, la cui
amministrazione «ha deciso di puntare tutto sulla nocciola». Lo ha fatto con la
redazione di un progetto specifico nell’ambito del bando “Borghi” della Regione
Calabria. Così «Cardinale è il primo “borgo della nocciola” in Italia – ha evidenziato
con entusiasmo il primo cittadino – e ci contenderemo lo scettro del primo museo
della nocciola con Castellero d’Asti, perché a quanto pare stiamo operando in
contemporanea».
Malgrado l’annata di produzione non sia certo delle migliori, a causa delle avverse
condizioni metereologiche della scorsa primavera, problematiche comuni al comparto
coricolo, Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela
Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, è lieto
che gli sforzi profusi nel tempo dagli operatori locali, la sinergia con le
amministrazioni comunali abbiamo contribuito a creare in Calabria, a Cardinale con
«il borgo della Nocciola un modello importante per la corilicoltura italiana».
«Novità negli ultimi anni – ha commentato Rosario D’Acunto, presidente
dell’Associazione nazionale “Citta della Nocciola” – è la Tonda calabrese, la
nocciola bio di Calabria, con il Consorzio, i Comuni di Cardinale a Torre di Ruggiero
che sono particolarmente attivi». La parte pubblica e gli operatori locali, ha osservato
ancora «hanno insieme definito una strategia ed un percorso che stanno portando
avanti e che avrà un elemento distintivo con il “borgo della nocciola” di Cardinale.
Come Associazione nazionale “Città della nocciola”, siamo al ventesimo anno di
attività. Riteniamo di essere riusciti nel primo step, quello di mettere insieme l’Italia
della nocciola. In questa rete, la Calabria e soprattutto quell’area che fa riferimento ai
comuni di Cardinale e di Torre, si distingue rispetto ad altre che prima primeggiavano
o monopolizzavano la visibilità della nocciola in Italia. Si è compreso che la qualità
del prodotto e l’organizzazione nel partenariato tra pubblico e privato fanno la
differenza. Questo in Calabria è un dato di fatto. Il borgo della Nocciola sarà il primo
in Italia, a ciò consegue una grande responsabilità, perché per 800 comuni italiani
vocati alla corilicoltura da secoli, significa avere un modello di riferimento.
All’interno delle azioni del borgo della nocciola a Cardinale, abbiamo anche un
aspetto importante, che è il turismo esperienziale, una nuova forma di approccio alla

domanda turistica. Non siamo più nell’economia della produzione di servizi, ma
nell’economia dell’esperienza. Chi scegli una località, non sceglie più il luogo, ma
sceglie la destinazione per ciò che andrà a fare. A Cardinale sarà realizzata una
destinazione di turismo esperienziale con diversi intrattenimenti, storie da vivere
assieme, imprese e avventure, nelle quali i turisti non saranno degli ospiti, ma
saranno chiamati a viverle insieme alla comunità locale».
Irma Brizi, direttore di “Città della Nocciola” la quale dopo essersi soffermata sulla
storicità della coltivazione e dell’avanguardia della lavorazione della nocciola in
Italia, ha definito «una grande soddisfazione, un borgo dedicato alla nocciola. Era
ora, perché dopo vent’anni profusi a diffondere il valore della nocciola italiana, i
territori della nocciola, l’esortazione a non fare “rotolare” le nocciole fuori del
territorio poiché poi perdono di valore, e a farle rimanere ed essere ancorate ai
territori di origine, con questo “Borgo della nocciola”, abbiamo una sorta di
riconoscimento. È la celebrazione di questo prodotto così importante per l’Italia. Il
museo poi è un’apertura a 360° sul mondo nocciola. Chi arriva in un museo può
scoprire ciò che avviene nel mondo della nocciola tutto l’anno e lo può fare visitando
per un’ora questi musei che sono anche virtuali con realtà aumentate, ma anche musei
in cui si vanno a fare esperienze nelle varie cascine».

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