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GUIDA TURISTICA
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Avella

www.comune.avella.av.it

comune.avella@cert.irpinianet.eu

 

Luogo

Sorge allo sbocco di un valico del Partenio, lungo la riva sinistra del fiume Clanio. Secondo Plinio, Avella deriva dalle nocciole (abellane), che abbondavano nel suo territorio. Sin dalla preistoria è stata uncrocevia di civiltà. La presenza umana, nel suo territorio, è accertata a partire dal Paleolitico superiore. Un primo insediamento abitativo risale alla fase appenninica. Successivamente, la città risentì dell’influenza delle colonie greche della costa e dell’area etrusca, ed è evidente uno stretto rapporto con l’area caudina, come testimoniano i numerosi reperti archeologici rinvenuti. Fu Osca, Etrusca e Sannita. Nel 339 a.C. accettò la protezione di Roma, alla quale rimase sempre fedele, tanto nella prospera che nell’avversa fortuna, diventando prima Municipio e poi Colonia. Subì una devastazione ad opera di Spartaco e fu distrutta dai Sanniti di Nola. Saccheggiata da Alarico nel 410 a.C., cadde sotto il dominio dei Goti per poi passare ai Longobardi di Singinolfo. Fu saccheggiata e sottomessa anche dai Saraceni e dagli Ungari. Divenne feudo dei Normanni e podere di ‘nobilissime familie’ come gli Orsini e i Caracciolo.

Notevole è la produzione delle olive, dalle quali viene estratto un olio di ottima qualità. La natura domina il territorio intensamente coltivato a nocciole che, insieme a frutteti e vigneti, offrono uno spettacolare paesaggio rurale. Lungo le strade periferiche troviamo boschi rigogliosi, con platani, pioppi ed alberi di grossa taglia. In zone più aride predominano l’ornello e il carpine, più in alto il faggio.

L’artigianato tipico locale conserva alcune testimonianze del tradizionale trattamento dei giunchi per la realizzazione di contenitori per ricotte e formaggi freschi (le note fiscelle).

Avella è ricca di testimonianze storiche e archeologiche. Da visitare, oltre l’Area Archeologica, l’Anfiteatro, il Museo Archeologico, il Castello Medioevale, il Palazzo Ducale e diversi antichi edifici religiosi. Da non mancare, infine, la visita all’Antiquarium, che si compone di più sale espositive, organizzate secondo un criterio cronologico e tematico.Nella prima sala sono esposti i reperti più significativi provenienti dai siti pre e protostorici della Valle del Clanis. La seconda sala è dedicata alle necropoli di Abella; l’esposizione prevede una selezione dei corredi funerari rinvenuti nelle necropoli individuate nelle località S. Nazzaro e S. Paolino. La terza sala è divisa in due settori: nel primo è esposta un’ eccezionale sepoltura di età arcaica che comprende una ricca esemplificazione delle produzioni ceramiche locali e delle ceramiche d’importazione dall’area etrusca e greca. Nel secondo settore sono esposti invece i materiali provenienti da due aree sacre extraurbane. I rinvenimenti documentano, nel primo caso, l’esistenza di un culto legato alla sfera della fecondità (statuette di kourotrophoi) e della sanatio (ex-voto anatomici), nel secondo connotano il culto di divinità italiche tra le quali emerge la figura di Ercole.

Eventi

20 gennaio Festa del Maio

Febbraio Carnevale avellano

Aprile-maggio Apriti sesamo  raduno d’auto e moto d’epoca

Giugno Giochi senza quartiere

24 agosto Battenti di San Pellegrino

Settembre Festa di S. Sebastiano e delle Madonna delle Grazie

Settembre Sagra del cinghiale

29 settembre Festa di San Michele

4 ottobre Festa di S. Francesco

Ottobre Sagra della nocciola

Soggiorno
  • Hotel Maddaloni
  • Agriturismo il Clanio
Gastronomia
  • Ristorante Pizzeria Mambo, via Nazionale delle Puglie
  • Locanda Il Moero, via delle Centurie
  • Ristorante-Agriturismo Il Clanio, via Panoramica
  • Ristorante Il Fusaro, via dei Mulini
  • Pizzeria Tre metri sopra il Cielo, via Gioberti
  • Ristorante D’Anna Stefano, via Parroco Ercolino
Tempo Libero

Si segnalano passeggiate ed escursioni in collina, nel bosco Pianura, Salmola e nella pineta in località Fusaro
Avella rientra nel Parco regionale del Partenio e nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) della Dorsale dei monti del Partenio

Come Arrivare

In auto:
Autostrada A16 Napoli-Bari – A30 uscita Baiano
In treno:
ferrovia Circumvesuviana linea Napoli-Baiano stazione Baiano.

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