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GUIDA TURISTICA
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Santo Stefano del Sole

www.comune.santostefanodelsole.av.it
info@comune.santostefanodelsole.av.it
www.prolocosantostefanese.i

 

 

Luogo

Nell’Alta Valle del Sabato, incorniciato dal verde dei Monti Picentini, sorge il comune di S. Stefano del Sole, a 547 metri sul livello del mare. Il suo patrimonio ambientale, che si caratterizza per i verdi e rigogliosi boschi, ha inizio dalle Greccole, di fronte al Monte Serpico, e culmina con la cima del Monte Faggeto a 1146 metri sul livello del mare. La superficie pianeggiante è molto fertile. E’ coperta da noccioleti, ciliegeti e colture seminative. La collina, che sale dolcemente, gode di una meravigliosa esposizione: i raggi del sole la baciano dall’alba al tramonto. E’ coperta da vigneti, oliveti ed orti. La montagna, solcata da profondi valloni, e che riserva luoghi di incanto, è ammantata da una folta vegetazione: è coperta da conifere, castagneti e faggeti.

La Storia

rime tracce di insediamenti risalgono al periodo sannita. In epoca relativamente recente alla località Castellucio (rione del centro storico) sono stati rinvenuti dei reperti archeologici, anfore, ampolle e lacrimatoi, oggi custoditi presso il Museo Irpino. Le origini di Santo Stefano del Sole (ha aggiunto l’appellativo “del Sole” soltanto nel 1861) affondano le loro radici in Castel Serpico, castello feudale lungo l’antica strada che conduceva a Melfi. Serpico verso l’anno 1.000 era un feudo molto ampio. I Serpiceti erano per lo più pastori ed agricoltori. Poiché i terreni fertili erano a valle lungo la sponda destra del fiume Sabato, quotidianamente percorrevano diversi chilometri per raggiungerli. Uscivano al mattino presto di buona ora e rincasavano a sera tardi. Con il passare del tempo, vendendo meno la struttura sociale modellatasi intorno al castello, per ridurre i disagi del “pendolarismo” quotidiano, cominciarono lentamente a costruire i primi insediamenti alla località Piedicasale. Nel corso degli anni la popolazione crebbe fino a formarsi un casale. Nel 1469, spopolatosi Serpico a causa della peste che afflisse l’Europa ed in particolar modo l’Italia, i pochi superstiti in parte si portarono ad abitare a Sorbo ed in parte a Santo Stefano. Le principali famiglie che scesero da Serpico furono iIob oggi Cioppa, i Neri oggi Nigro ed i Petrella oggi Petretta che poi hanno dato il nome ad alcuni rioni (ancara oggi esistono “Via Casa Coppa”, “Via Casa Petretta”, “Via Casa Nigro”). Nell’anno 1525 avvenne la separazione dei demani comunali di Sorbo e Santo Stefano. Da quel momento Santo Stefano acquistava la dignità di Comune. Nel corso dei secoli prima appartenne ai Marchesi Gesualdo, per pochissimo tempo ai Boerio ed infine ai Baroni Zamagna.

Attrattori

Il centro storico di S. Stefano è caratterizzato da piccole stradine e borghi medievali che hanno come punto nevralgico la bellissima Piazza del Sole ornata da tre tigli secolari, un verde balcone dal quale, con un sol colpo d’occhio si può ammirare l’ampio panorama della Valle del Sabato fino ad arrivare con lo sguardo al Monte Partenio.

Sono da visitare

la Chiesa parrocchiale, dedicata a S. Stefano Protomartire (1600)
la Cappella di S. Giovanni (1590)
la Cappella della Santissima Annunziata (1698)
la Cappella di San Michele Arcangelo
la Chiesa di San Giuseppe (1660)
il Palazzo Baronale
la fontana Capocasale

Castelluccio rappresenta la zona più caratteristica del paese, si inerpica su per una collinetta attraversando case antiche, cortile e terrazzi fino a giungere all’ “l’aria”, aia o spiazzale un tempo, luogo adibito all’essiccazione dei prodotti agricoli. Il nome “Castelluccio” deriva dalla presenza , ormai non più visibile, di ruderi di un castelletto di avvistamento di epoca pre-romana.

Eventi

Pasqua A’ ROSAMARINA canto tradizionale santostefanese
Maggio Festeggiamento Santissima Annunziata
Giugno Festa della Ciliegia
Luglio Sagra della Melanzana
Agosto Ferragosto in montagna, SOLEARTE

Soggiorno

Hotel Il Ciliegio
Via San Pietro, 28
Telefono: 0825 673807 – Fax: 0825 673807
Sito: www.hotelilciliegio.it
E-mail: ilciliegio@tin.it

Bed & Breakfast Il Sole sull´Arcobaleno
Via dell´Amicizia, 5
Telefono: 0825 673828
Sito www.ilsolesullarcobaleno.it
E- Mail: info@ilsolesullarcobaleno.it

Bed & Breakfast La Casa sull´Aia
Via dell´Angelo, 5
Telefono: 0825 673421 – Cellulare: 335 8180587
Sito www.lacasasullaia.com
E-mail: lacasasullaia@hotmail.com

Bed & Breakfast Antica Fattoria I Boschi
Via Boschi, 18
Telefono: 0825 673122 – Cellulare: 349 2374496
E-mail: assiras@libero.it

Gastronomia

Ristorante Casa del Duca:
Via Vito Vingo, 6
Telefono: 0825 673822 – Cellulare: 347 7568754
E-mail: info@casadelduca.com
Web: http://www.casadelduca.com

Taberna Vulgi:
Via Casino, 6
Telefono 0825 673664 – Cellulare: 338 9999203
E-mail: giovannimariconda@libero.it

Agriturismo “Da Baffone”
Via Carrese, 3
83050 – S. Stefano del Sole – AV (Telefono: 3383861304)

PRODOTTI TIPICI

Nocciola Mortarella Campana

Fiano di Avellino DOCG

Melannurca Campana

Ciliegie

Olio

Tempo Libero

MONTE FAITO

Mortariello, detta anche Miramare, è la cima più alta delle montagne di questo comune. Nei suoi tre boschi (Faggeto, Toppolo e Cerreto) si trovano bellissimi abeti bianchi, faggi, querce e castagni ma anche numerose specie di uccelli rari come il Gufo Reale, l’Aquila Reale e il Falco Pellegrino. Più a Nord vi è una località chiamata “Fuosso re nevere” , una gola che non vede mai il sole, in cui si stivavano le nevi cadute d’inverno destinate a raffreddare un tempo cibi e bevande.

SORGENTI URCIUOLI

Sorgono, con una portata media di 1.200 litri/sec., ad una estremità del confine verso mezzogiorno e si suppone che derivino dal lago invernale detto Dragone, sito in Volturara Irpina, le quali, attraverso una voragine, detta Bocca del Dragone, si infiltrano lentamente nel suolo. Nel 1808, le sorgenti furono vendute per 300 ducati  ai Signori Urciuoli di Cesinali, che 70 anni dopo le rivendettero alla Società dell’Acquedotto di Napoli.

LOCALITA’ L’ANGELO

Il nome deriva dalla cappella presente in questo luogo, affianco alla quale vi è un rudere molto antico risalente presumibilmente all’epoca longobarda. La loro suggestività e le bellezze paesaggistiche circostanti contribuiscono a rendere unico questo posto. Inoltre, oggi questo spiano verdeggiante, istituito tra l’altro come area protetta, funge anche da area pic-nic .

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